Ho il cancro. Il blog di una malata coccolata, viziata, amata, fortunata

"Il male addosso" di Sandra Verda ed. Bollati Boringhieri

8 commenti

"La protagonista di questa storia scopre su di sé il morbo di Hodgkin, una forma tumorale gravissima, all’età di sedici anni, nel momento in cui sente cominciare la sua vita adulta. Inizia invece una lunga lotta, fatta di terrore e di speranza, di riprese e di ricadute, e la sua esistenza diventa per anni un dialogo col male che a lampi le lascia intravedere la verità profonda delle cose, di coloro che l’assistono e i segreti della sua stessa personalità.

Una forza insospettata, una determinazione irriducibile si rivelano decisive proprio nei momenti in cui, alla superficie, la paura quasi cancella la realtà, e il dolore e l’annientamento sembrano prendere il sopravvento. A questa incredibile capacità di resistenza e d reazione si deve l’uscita finale dall’incubo, ma non dal ricordo di un’esperienza che resterà il segno di una maturità raggiunta per la via più difficile, quella che costeggia il pensiero della morte.

Perché l’autrice abbia sentito il bisogno di raccontare una storia di tale impegno emotivo, è una delle numerose che il libro suscita. Qui infatti non è in gioco la <<bella letteratura>> perseguita come tale, quanto piuttosto – ancora una volta – la volontà di esserci e di non cedere all’oblio grazie alla forza vitale che la letteratura nasconde nel profondo."

Ogni volta che finisco un libro sul cancro mi rendo conto di quanto a me, tutto sommato, sia andata bene. Intendo con la chemio. Mi ha dato fastidio, è vero, son stata male, son stata inchiodata al letto, ricoverata due volte in ospedale però… in ogni libro che ho letto… vomitano tutti! E di continuo!!! A me è successo solo alla prima e all’ottava chemio! Non è malaccio, no? Dovrei suggerire il mio anti-vomito…

Effetti collaterali a parte, direi che io son stata più fortunata della protagonista di questa storia anche per la marea di persone che mi son state accanto incondizionatamente. Non ho mai avuto la possibilità di sentirmi sola – a parte durante i ricoveri in ospedale – e mi hanno dato la forza di lottare, sempre e comunque.

L’argomento più angosciante trattato in questo libro è la perdita della fertilità. Spesso ci penso anch’io. Le mie ovaie adesso sono in letargo, forse me le risveglieranno l’anno prossimo, però non è detto che torni fertile. E la cosa un po’ mi fa paura. Non sento l’esigenza di diventare mamma, è una vocazione che ancora non ho ricevuto, ma… prima o poi mi verrà, in fin dei conti ho 31 anni! E che cosa succederà se dovessi rimanere sterile? Come vivrò? Già adesso, così come sono, pelata, grassa, gonfia, senza unghie, senza seno, senza ciclo mestruale… non mi sento donna per niente! Figuriamoci senza la possibilità di diventar mamma… Intendiamoci: non vorrei un figlio adesso e magari non lo vorrò nemmeno fra due, cinque, dieci anni! Ma la fertilità è un’altra cosa che questa bestiaccia potrebbe togliermi e mi fa rabbia. Ed è in casi come questi che mi chiedo "perché, perché?". Ma anche questa è una domanda sterile…

8 thoughts on “"Il male addosso" di Sandra Verda ed. Bollati Boringhieri

  1. Io di anni ne ho 22. E da 3 anni faccio anche io la chemio. A me han già detto che la maternità è qualcosa che non mi riguarderà.
    Ogni sera mi capita di farmi la stessa domanda che hai scritto tu a fine post. Poi però mi rispondo che almeno io ho la fortuna di potermi permettere le cure e i supporti necessari per sopprotare al meglio anche questo…meglio che qualche altro povero cristo a cui tutto ciò toglierebbe anche la dignità. Almeno io ho i mezzi per conservare la dignità.
    In bocca al lupo!

  2. Potrei linkarti?La tua autoironia è un pugno in faccia alla sofferenza .
    un saluto

  3. cara collega,
    buongiorno!
    mi daresti il titolo del libro del post, sia mai che qualcosa sulla malattia di hodgkin mi sfugga…! però, a meno che io capisca meno di quanto creda – che è assolutamente possibile… – il LH non è una forma tumorale gravissima, anzi, il mio medico mi ha detto “tra tutti i cancri, è quello che bisogna sperare di avere!!!” (io speravo di non averne proprio, però…)
    buon week end!

  4. … quanto sole, quanto cielo, orizzonti da guardare che non sembra neanche vero di poterci arrivare…
    MA CI ARRIVEREMO!
    Figliaminore

  5. mmm. alcune domande non aiutano. meglio fare un passo alla volta e vedere cosa riserva il futuro. ma capisco la pena. quanto capisco la mia fortuna.

  6. Io avevo letto un libro del genere. Non sono del tutto certa che sia lo stesso, perché la protagonista aveva dodici anni e la lotta contro il morbo di Hodgkin viene raccontata un po’ da lei & un po’ da sua madre, ma ricordo che ne rimasi terribilmente colpita.

    Un libro dovresti scriverlo anche tu, forse: oltre ad essere brava, il tuo blog è fantastico perché dà speranza, dà tanta speranza. Nei commenti l’ ho letto mille volte, ma voglio dirtelo anch’ io la milleunesima: la tua autoironia è straordinaria, sono certa che ti aiuterà a guarire.

    Eppoi lossò, tu non permetterai a questa bestiaccia di andarsene senza averti restituito tutto quello che ti ha rubato, fertilità inclusa.

  7. @sissiFray: hai ragione: conserviamo la dignità… tante volte questa bestiaccia ha tentato di togliermela… Ma no, non glielo permetto! Benvenuta “collega”, torna a trovarmi!

    @pearl55: onorata di essere linkata!

    @SissiToGo: non capisco come mai il mio blog faccia le bizze e non mi pubblichi il titolo (del post e quindi del libro)… Boh… Comunque il libro è “Il male addosso” di Sandra Verda. Me l’hanno prestato, quindi non posso prestartelo, altrimenti sarebbe già pronto per la spedizione. Peccato…
    E comunque anche a me TUTTI mi hanno sempre detto di avere un tumore di “serie B”… “Il tumore al seno, se preso in tempo, è quello con la più alta percentuale di sopravvivenza”. Sì, poi abbiamo avuto il referto dell’esame istologico e molti si son dovuti ricredere.
    Peccato, potevamo giocare nella stessa squadra… Mi spiace, ma io son stata promossa… 😉

    @Figliaminore: dici?!!?

    @Widepeak: lo so, giorno per giorno… Ma a volte ci penso… non dirmi che non lo fai anche tu perchè non ci credo!

    @Charmen: grazie, sei un tesoro! Sai cos’è una delle cose che mi piace di più al mondo? RIDERE! E questo non può portarmelo via nessuno, nemmeno la bestiaccia.

  8. Ma …grazie ed un abbraccio sincero.

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