Ho il cancro. Il blog di una malata coccolata, viziata, amata, fortunata


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Sono fiiiiiiiiiiinte!!!

E dopo i capelli nuovi e le tette nuove, da oggi ho anche delle fantastiche (un po’ battonenji style) unghie nuove!!!

E con questa sono alla terza ricostruzione… Se mi mangio anche questa mi merito una punizione divina! Ehm… no… non esageriamo… Diciamo così: se me le mangio anche stavolta mi verrà la squaraus per un mese intero.

Ecco.


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Io non dormo… e penso a ME.

Io vorrei sapere che cavolo ci faccio sveglia a quest’ora.
Ho finito un altro libro.
Ho guardato un po’ di tv.
Ho bevuto un bicchiere di latte.
Ho scaricato la posta.
Mi son fatta un po’ di cavoli altrui su facebook.
Ho navigato qua e là nel web.

…poi è chiaro che va a finire che faccio shopping on-line!!!
Per il momento ho comprato solamente TRE paia di scarpe…
C’è nessuno che mi tira una martellata in testa per farmi dormire!??!?!?!


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Intervista

– Allora, AnnastaccatoLisa, dica a tutti i lettori del suo blog com’è andato il suo fine settimana!
– Mah… non saprei come dire… non mi viene il termine adatto… forse il modo migliore è… DI MERDA!
– Ullallà, AnnastaccatoLisa che parole!!! E come mai, come mai? Che sarà mai successo per dire di m****?
– Un cazzo è successo! Ecco perché! Non è successo un cazzo! Non ho fatto un cazzo! E mi son rotta il cazzo!
– Ahiahiahiai AnnastaccatoLisa… che parole… Si capisce che è proprio bella arrabbiatuccia eh?!? Ma andiamo per gradi… Che cosa ha fatto venerdì sera?
– Niente. Son stata a casa. Da sola.
– Con la mamy?
– No, era a teatro. Lei.
– E Qualcuno?
– Era a casa sua. Stanco.
– Ah, uhm. E sabato mattina?
– Sono andata in un outlet di intimo. Da sola.
– Ah, ottimo! Quindi dello shopping terapeutico!
– No, dello shopping inutile. Soldi spesi in roba che nessuno mai apprezzerà.
– Eh… si sa come sono gli uomini… Ma veniamo al pomeriggio… Che cosa ha fatto sabato pomeriggio?!?!
– Niente. Son stata a casa. Da sola. Ho dormito. Ho letto. Ho dormito.
– E la mamy?
– Era a giro. Lei.
– E Qualcuno?
– Era a caccia.
– Mmm…
– E sabato sera?
– Sono andata a cena con el mejor e la Pandra dall’Ape Regina.
– E com’è andata?
– Benissimo. Son stata felice di festeggiare con loro un anno dalla diagnosi della malattia. Un anno da sopravvissuta.
– Cioè?
– Cioè è presto detto: era il 21 novembre 2008 quando mi dissero "AnnastaccatoLisa hai un tumore maligno al seno" e dopo un anno io sono ancora qui…
– Cavoli! Questa sì che è una roba da festeggiare…
– E infatti l’ho fatto con i miei amici di sempre!
– E Qualcuno?
– Era a letto, stanco.
– E domenica, domenica?
– Domenica mattina sono andata in centro a far colazione in pasticceria.
– Ah, bene, con chi?
– Sola.
– Poi sono andata in libreria a comprare tre miliardi di libri.
– Altro shopping terapeutico?
– No, altro shopping inutile. Soldi spesi in cose che non migliorano certo la mia cultura.
– Mmm… E poi?
– Pranzo a casa con la mamy.
– E nel pomeriggio?
– Caffè in centro col mio amico Ale che non vedevo da un bel po’.
– Beh, questo è positivo, no?
– Molto, anzi moltissimo. E’ uno dei pochi che riesce a farmi sentire un po’ meno strana…
– E dopo?
– Giro di negozi da sola.
– Beh… piacevole, no?
– No, perché ti giri intorno e vedi centinaia di persone allegre, felici, sane e sorridenti, decine e decine di coppie che guardano le vetrine abbracciate e te pensi che quell’altro coglione è a caccia e te sei lì da sola. Non è per niente piacevole.
– Uhm…
– E poi, come se non bastasse, incontri la sorella di Qualcuno col suo ragazzo la quale ti dice "ci vuol pazienza, lui è così". Ma vaffanculo.
– AnnastaccatoLisa, le dispiace moderare le parole?
– Sì, mi dispiace.
– Ok… come non detto… andiamo avanti…
– Domenica sera?
– Sono andata a cena con la CdM e il suo bodyguard, e con Dani&Dani.
– Ah, lei con due coppie?
– Già. Ganzo da morì.
– E Qualcuno?
– E’ tornato tardi da caccia e ha cenato a casa.
– Ah.
– Ci ha raggiunti per il caffè.
– Bene, no?
– No. No perché dopo il caffè abbiamo salutato gli altri e siamo venuti a casa mia. Ci siamo infilati sotto le coperte e dopo tre nano secondi Qualcuno russava, mentre io ho letto un libro fino alle due di notte.
– Mmm… Capito… Quindi un fine settimana poco entusiasmante eh?
– No, un fine settimana di merda. Ma GUAI A ME se ne ripasso un altro così, MAI PIU’ E MAI POI.
– Beh, almeno le è servito da lezione, no?
– Lo spero, lo spero proprio.


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“Meno male che ci sei” di Maria Daniela Raineri ed. Sperling & Kupfer

“Il primo, toccante romanzo di Maria Daniela Raineri. Allegra ha diciassette anni e a volte si sente trasparente: i genitori la trascurano, le compagne la escludono, Gabriele, il ragazzo perfetto, la tratta come una sorellina minore. Luisa ha trentacinque anni e a volte si sente ingombrante: è single, tormentata da un mutuo trentennale e da una relazione con un uomo sposato. Allegra e Luisa non si conoscono, ma un incidente le fa incontrare e cambia la vita a entrambe. E’ l’occasione per Luisa di mettersi alla prova come mamma/sorella maggiore e per Allegra di sentirsi di nuovo parte di una famiglia. Le cose sembrano funzionare finché gelosie e scelte sbagliate fanno vacillare questo fragile equilibrio. Meno male che le amiche vere ci sono sempre e, dopo un periodo buio, Allegra e Luisa si ritroveranno: cambiate, ferite, ma finalmente in grado di capire ciò che vogliono davvero dalla vita.”
 
Un libro che mi è stato regalato diverso tempo fa e che, purtroppo, leggo solo ora. Tutta colpa di quel maledettissimo criterio con cui scelgo i libri da leggere dalla mia libreria! Eh già, perché io ne compro di libri e anche tanti, in più me li regalano, me li prestano… e io li sistemo in ordine di arrivo nella mia libreria, poi adotto il metodo F.I.F.O. (First In First Out) cosicché un libro che compro oggi sono capace di leggerlo fra un anno! Ed è uno sbaglio! Dovrei scegliere in base ad altri criteri (anche a caso potrebbe andar bene!!!) perché altrimenti succede, come per questo libro, che rimane troppo tempo nella mia libreria senza che io possa goderne immediatamente!
Dovrei scegliere secondo l’umore, la voglia, la necessità. FIFO addio…
Ma veniamo al libro: molto carino. Bello l’intreccio fra due generazioni: una diciottenne e una trentacinquenne che cercano di capirsi. Belli i colpi di scena. Belli i sentimenti e le emozioni di queste due donne. Bello il modo in cui è scritto. Insomma, bello tutto! E ora ho scoperto che è già uscito il secondo libro della Raineri e che da questo, il primo, è stato tratto un film che uscirà a giorni nei cinema.
Per cui… ciaoooooo… devo correre in libreria e al cinema!!! 🙂


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Save the girl

Adotta anche tu un’ Anna staccato Lisa, sola tutti i fine settimana perché Qualcuno va a caccia.

Fai una buona azione e adottala il sabato e la domenica.

E’ educata, non sporca e si diverte con poco.

La puoi portare a un torneo di scacchi, a un campionato di sudoku, a una mostra di statue tibetane, al concerto di un punkabbestia filippino, ad una rassegna di cortometraggi sloveni…

La puoi portare a fare una passeggiata al parco come i cani, a fare un giro in macchina come i bambini per farli addormentare.

Portala dove vuoi. Portala con chi vuoi. E lei sarà felice.


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“Racconti di letto” di Jennifer Weiner ed. Piemme

“Josie è la classica ragazza seria e giudiziosa. Tutto l’opposto di sua sorella Nicki, ribelle e capricciosa fin da quando era nella culla. E con un fratello in piena crisi adolescenziale e una madre che trascorre le giornate nuotando in piscina per non sentire le telefonate dei creditori dell’ex marito scappato di casa, le vacanze estive non possono che riservare grosse sorprese!
A New York, un’annoiatissima neo-mamma, per passare il tempo decide di navigare su Internet. Finché, su un sito, s’imbatte nella lista di nozze del suo ex-fidanzato e si domanda come sarebbe potuta essere la sua vita se non lo avesse lasciato.
In un bar di Brooklin, durante un addio al celibato. Bruce decide di rapire il terrier di Cannie, la sua ragazza. Ma l’impresa avrà un risvolto inaspettato.
Con il suo tratto inconfondibile, Jennifer Weiner firma undici irresistibili racconti sulle mille sorprese che la vita riserva ogni giorno.”
 
Non facciamoci trarre in inganno dal titolo!!! Non c’è niente di porno in questo libro!
Sono racconti, alcuni molto molto carini, altri un po’ meno (tutti poco verosimili in realtà…), scritti con uno stile accattivante, tipico della Weiner che si riconferma una delle mie scrittrici preferite.
Piacevole.



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Passi in avanti

Ho sentito tanto male, ho urlato e ho pianto. Ma non importa, quello che conta è che mi hanno tolto i drenaggi!!!

"Dottoressa, ma come mai questa volta ho sentito così male?"
"Eh sai, a volta può succedere… Se il drenaggio toccava una terminazione nervosa…"
"Ah, ecco, la solita fortunella!"

Ma l’importante è che adesso non ho più dei tubi che fuoriescono dal mio corpo, non vado più in giro con una borsa attaccata al collo e… posso farmi la doccia!!! Oh yeah!!!


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“A parte il cancro tutto bene. Io e la mia famiglia contro il male” di Corrado Sannucci ed. Mondadori

“Ho svegliato mia figlia e poi siamo rimasti insieme sul letto a farci qualche coccola. <<Papà, ma tu adesso non parti più!>> Ho visto nei suoi occhi verdi una consapevolezza che andava molto oltre la circostanza che io non viaggiassi più per lavoro. La sua era una constatazione che conteneva, implicita, una domanda. Ho deciso di risponderle. LE spiego che adesso ho un’infezione al sangue, una specie di raffreddore ai globuli rossi. <<Non hai mai sentito starnutire i miei globuli rossi in questi giorni?>> le chiedo. <<Non hai sentito quei noiosi ‘eccì’ che non mi fanno dormire la notte?>>.
Quando gli viene diagnosticato un mieloma multiplo, Corrado Sannucci capisce immediatamente che la sua vita precedente è stata distrutta e adesso è tempo di partire per una nuova. Nel giro di pochi istanti sei costretto a prendere decisioni fondamentali. Reagirai fon rassegnazione o combattività? A che tipo di cure ti affiderai? Quanto vuoi sapere della tua patologia?
Al suo fianco ci sono la moglie e la figlia: è per proteggerle che sa di non poter perdere, è anche grazie a loro che trova la forza da mettere ogni giorno nella terapia. Ciò che <<le sue donne>> sanno offrirgli è il distillato dell’amore: lo spontaneo sintonizzarsi sulle variabili frequenze del suo umore, la capacità di lottare insieme in silenzio, di rispettare e anzi condividere ogni sua scelta.
Nel ripercorrere le tappe della cura, dalla diagnosi alla chemioterapia, fino al primo trapianto coronato da successo, Sannucci ci regala una testimonianza profonda, umana e soprattutto universale. E ci racconta come dall’apocalisse dell’individuo, quando circondato dall’amore di una famiglia, possa nascere un mondo nuovo. Un mondo esplorato con la curiosità di chi è innamorato della vita e con la determinazione di chi non vuole lasciarsela sfuggire.”
 
Un libro molto profondo.
Un libro che tutti dovrebbero leggere, malati e non.
Un libro che dovrebbe ricordarmi che di cancro si può morire. Io mi lamento ogni giorno, lui non ce l’ha fatta, è morto poco tempo fa.
Forse è il caso che ci pensi.